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Esther guide et vendeuse chez Galimard dans les Usines-Musées à Grasse

Intervista: profilo professionale di Esther, guida-venditricee presso Galimard

Qualunque sia il modo in cui avete conosciuto la Maison Galimard (una visita ad uno dei nostri stabilimenti, un laboratorio di creazione di profumi, un acquisto online…), sapete che dietro ogni servizio c’è una squadra motivata, che ama condividere la propria passione per i profumi e i loro derivati. Sia a Grasse che a Eze-Village, per telefono o tramite il nostro sito, ci impegniamo sempre a guidarvi e consigliarvi nel migliore dei modi, perché la vostra soddisfazione è la nostra priorità. Ma chi sono le persone che contribuiscono al prestigio della nostra Maison? Vi invitiamo a scoprirlo attraverso un piccolo gioco basato su domande e risposte.

Una delle nostre guide più esperte presso la fabbrica Galimard di Grasse è la prima a partecipare a questo esercizio, e la ringraziamo! Originaria dei Paesi Bassi, Esther è guida-venditrice e conduce le visite in diverse lingue: francese, inglese, olandese, tedesco… e persino in ebraico!

Ciao Esther, in che anno sei entrata in Galimard?

Ciao, era il 1992!

Cosa rende unica la Maison Galimard ai tuoi occhi?

In 33 anni ho visto molte evoluzioni, ma ciò che non cambia e rende questa profumeria così speciale è la sua storicità e il suo carattere familiare.

Il tuo miglior ricordo in Galimard?

Non ne ho solo uno, ma tantissimi… Spontaneamente, penso ai Mondiali di calcio, quando con i colleghi coordiniamo i nostri outfit con i colori della squadra del nostro Paese… E ricordo anche una visita molto vivace durante la quale sono riuscita a far cantare l’inno nazionale ai clienti olandesi!

Ti ricordi il primo profumo di Galimard che hai indossato? Esiste ancora?

Si chiamava “Frisson” e lo adoravo perché conteneva tuberosa. Non esiste più, ma per fortuna ritrovo la tuberosa in “à demi-mot”, e questo mi consola un po’.

Fragrance féminine à demi-mot Maison de Parfums Galimard

Quali profumi indossi oggi?

Printemps étoilé” e, soprattutto, “Solenzara”, che mi ricorda un villaggio corso baciato dal sole, con odori di cisto e mirto. Per me sa di vacanze nel Sud, e lo adoro.

Cambi profumo a seconda delle stagioni?

Sì, in inverno indosso “Nuit câline” o “Canaïca”.

Gamme de parfum féminin Ruby Chéri

Lo adoro, perché anche in questo caso ho la sensazione di viaggiare! Quando lo annuso, immagino i ciliegi in fiore in Giappone, ed è un’immagine dolce ed esotica.

Se dovessi comporre il tuo profumo, quali note sceglieresti?

Legno di cedro, tuberosa, iris, violetta, mandarino e menta.

Quale profumo ti piace regalare a un uomo/una donna?

Se non conosco bene la persona, opto per i classici e i bestseller: “1747” per un uomo e “Pêle-mêle” per una donna. Se si tratta di qualcuno a me più vicino, regalo i miei preferiti: “Quai des Brumes” per lui e “Printemps étoilé”, “Solenzara” o “Ruby Chéri” per lei.

Se dovessi fare un regalo a qualcuno che non usa profumi, cosa sceglieresti dalla boutique?

Amo regalare lo scrub per il corpo, perché è un prodotto che apprezzo e utilizzo. E per andare sul sicuro, ovviamente, il profumo per ambienti.

E a proposito, qual è il tuo profumo per ambienti preferito?

Bois et Tonka”, che trovo molto elegante, e “Rose/Musc” per la sua raffinatezza.

Parliamo di routine di bellezza, quali prodotti della gamma cosmetica utilizzi?

Come già detto, sono un’appassionata di scrub e, per il viso, mi piace la texture della crema Lumière. Uso anche l’Elixir Précieux Lumière perché trovo che illumini il mio sguardo.

La gamma di prodotti Galimard evolve continuamente, c’è un prodotto che non esiste più e che rimpiangi?

Sì, ce ne sono tre: il profumo “Frisson”, i piccoli animali “perle da bagno” che regalavo a mio figlio nel fine settimana, e le saponette da 200g.

In tutti questi anni hai fatto visitare la fabbrica a centinaia di persone, hai un aneddoto divertente che ti è rimasto impresso?

Ne ho diversi, ma uno in particolare mi ha colpita: quando presento i prodotti, mi piace coinvolgere il più possibile i clienti, attribuendo ai profumi che amo piccoli soprannomi, come il profumo “ohlalà” per sottolinearne il lato seducente (quasi afrodisiaco!). Ebbene, un giorno il servizio commerciale ha ricevuto un’email da un cliente che si lamentava dell’inefficacia del profumo “ohlalà” perché, nonostante numerose vaporizzazioni, la donna che corteggiava non aveva ceduto al suo fascino!

Grazie mille per la tua partecipazione, Esther, e buona continuazione!

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