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Ingredienti naturali e sintetici nei profumi: un vero dibattito?

Nel momento in cui si predica il biologico, l’etica e il ritorno al naturale, parlare di prodotti di sintesi nei profumi non ha molto buona stampa. È necessario un piccolo chiarimento per eliminare i pregiudizi. Il profumiere, o «compositore di profumi», dispone sul suo organo di centinaia di materie prime per creare i suoi profumi. Tra queste troviamo prodotti naturali e prodotti di sintesi.

I prodotti cosiddetti naturali sono il risultato dell’estrazione della materia prima proveniente direttamente dalla natura: fiori, piante, frutti, legno, spezie, resine…

I prodotti detti di sintesi sono fabbricati dall’uomo secondo processi di reazioni chimiche: possono essere assemblati sia a partire da prodotti naturali, sia a partire da altre molecole sintetizzate e sono destinati a imitare il prodotto naturale.

Perché usare prodotti cosiddetti sintetici?

  • Per avere una gamma di odori più diversificata possibile: la quantità di materie prime naturali è limitata (circa 500) mentre le materie prime sintetiche si contano a migliaia e nuove vengono create ogni anno. Numerose note utilizzate nei profumi non possono essere ottenute dal prodotto naturale: i fiori muti come il mughetto, il lillà, i frutti come la pesca o la mela, le note iodate e acquatiche…
  • Per riprodurre a minor costo certe note molto onerose la cui produzione e raccolta sono condizionate dai rischi climatici e per limitare lo sfruttamento eccessivo di taluni territori.
  • Per ricreare note animali come muschio o zibetto senza intervenire sugli animali.
  • Al fine di limitare alcuni rischi di allergia: contrariamente ad un’idea comune, una materia prima naturale è costituita da numerose sostanze suscettibili di provocare una reazione allergica, mentre un prodotto di sintesi ne contiene spesso una sola. Indirizzare l’allergene in caso di reazione è quindi più facile con un ingrediente sintetico.

I materiali sintetici... non sono di ieri!

L’uso delle molecole di sintesi in profumeria risale alla fine del 19º secolo e la profumeria come la conosciamo oggi non esisterebbe senza questi prodotti. I profumi più famosi del XX secolo sono il risultato di armoniche associazioni tra naturali e sintetici. Limitarsi ai prodotti naturali darebbe composizioni pesanti, ostinate e prive di raffinatezza. Utilizzare solo prodotti di sintesi toglie eleganza, carattere e tenuta alla composizione.

Ancora oggi, tutto il know-how del profumiere è qui: cercare l’equilibrio tra la nobiltà delle essenze naturali e la diversità dei materiali sintetici per trovare l’accordo perfetto per una composizione originale e unica.

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